| per me è il migliore in assoluto, anche meglio di Origin. Mi aspettavo qualcosa di grande, ma, ammetto, non così. Adesso Amy è decisamente la cantante che preferisco in assoluto, la migliore in circolazione, ma non soltanto per la voce.
Adesso vorrei parlare di tutte le canzoni... fare una sorta di pagella:
Made of stone: Una delle mie preferite. La trovo molto oscura e metal, il riff è pesante al punto giusto. Il ritornello ha tutte le buone caratteristiche per rendere la canzone un singolo, dato che è molto orecchiabile. Poi, be', la parte di pianoforte già la conoscevamo, già mi era piaciuta quando Amy l'aveva postata e in questo contesto molto dark e, azzarderei, anche metal calza perfettamente
Voto: 8
The change: Mi era piaciuto moltissimo sin da quando l'avevamo sentita live, ma in studio ha una marcia in più. Altra canzone con tutte le credenziali per diventare un singolo. voto: 8
My heart is broken: Non mi prende ancora. L'inizio è interessante, la parte del pianoforte mi piace molto e va be', la voce di Amy è sempre quella, ma mi trasmette poco. Non dico che non mi piace, semplicemente sono convinta che ci sia di meglio nell'album, molto meglio. Voto: 6,5
The other side: Non mi aveva mai attirata più di tanto, da quando MTV aveva fatto sentire i famigerati 30 ( 15) secondi, ancora non mi prende, insieme a My heart is broken è quella che mi piace meno in tutto l'album, non prende il volo, anche quando si inserisce il pianoforte, invece che dare una marcia in più mi pare che tolga forza alla canzone,insomma mi aspettavo una melodia diversa, più coinvolgente. voto: 6,5
Erase this: Inizio a dir poco spettacolare prima con il pianoforte e poi con le chitarre, inutile ripetere che i riff sono favolosi. Forse verso la metà si perde un po', questa credo che sia l'unica pecca, manca di un ritornello travolgente. Mentre nella conclusione recupera il riff iniziale chiudendo in bellezza. Ancora una volta, soprattutto alla fine, si sono spinti nel "magico mondo del metal". voto:7,5
Lost in paradise: Veniamo alle più belle. L'unica vera e propria ballata dell'album non poteva che essere stupenda, esattamente come ci eravamo aspettati dalla preview. Sin dall'inizio si percepisce che la canzone è qualcosa di unico e sublime e da quando entrano in scena gli archi se ne ha la certezza. Cosa manca? Già così meriterebbe un 7,5, ma non finisce qui la magia. Non potevano mancare le chitarre e la batteria, che rendono ancora più drammatica e sublime (sì, ripeterò spesso questa parola. Parola chiave per quest'album), a differenza di come ci si potrebbe aspettare. Qui Amy dà il meglio di sè con la voce, non tanto per i virtuosismi, quanto per l'espressività, a chi non vengono i brividi sentendola cantare "We've been falling for all this time"? voto: 9
Sick: una delle canzoni che preferisco in assoluto. Parte più dark che mai con il basso e le chitarre, per poi arrivare a un ritornello incalzante e travolgente grazie alla continua ripetizione di "sick we are" e diventa sempre più grintosa e carica quando la frase viene ripetuta con il megafono. Trovo che la canzone dia una grandissima carica, come poche. voto: 8
End of the dream: Parte con un riff energico, che poi sfuma per lasciare spazio alla voce di Amy e al pianoforte, che non toglie energia alla canzone, viene tranquillamente recuperata nel ritornello, molto orecchiabile. Qui ho notato qualche virtuosismo da parte di Amy, note abbastanza alte, in particolare quella di dream, nel primo ritornello. Non ho idea di che nota sia, ma mi sembra molto alta, vorrei chiedere alle cantanti del forum che cosa ne pensano. voto: 7,5
Oceans: Potenziale singolo. La melodia prende facilmente, le chitarre e la batteria ancora fanno un gran lavoro e sono fondamentali per rendere la canzone così potente ed energica. Per me sono stati una sorpresa gli archi a conclusione della canzone, anche perchè non li avevo sentiti durante il concerto. Sicuramente molto più bella in studio che live, non so perchè, ma live aveva perso qualcosa. voto: 7,5
Never go back: Una delle più belle. E qui siamo proprio nel metal, diversamente da come ci si poteva aspettare, dato l'argomento di cui tratta la canzone. Invece trovo che così renda molto di più, a mio parere trasmette lo sgomento che si prova davanti a uno spettacolo come quello avvenuto in Giappone. Sentire una canzone simile è qualcosa di completamente nuovo, sappiamo che Amy ha sempre parlato di sè, di cose che, dunque, sono lontane da noi e più vicine a lei. In questo caso noi sentiamo di qualcosa che abbiamo visto con i nostri occhi, io sento ascoltando questa canzone cose che avevo provato mesi fa leggendo i giornali e vedendo in TV e in internet un paese completamente distrutto e migliaia di morti. Il ritornello è particolarmente struggente quando dice "save yourself, don't look back". Penso sia proprio questo il messaggio: qui c'è qualcosa di sbagliato, qualcosa che a noi è incomprensibile Voto: 8,5
Swimming home: Ecco la sorpresona dell'album, quella che più mi ha colpita. Questo, signori, è semplicemente un capolavoro come pochi. Quando l'ho ascoltata avevo parecchi pregiudizi per come era stata descritta, per la sperimentazione che c'era stata dietro. Amy così l'aveva descritta: la quiete dopo la tempesta. A livello della melodia è proprio vero, dopo una canzone come Never go back fa il suo effetto una canzone calma e tranquilla come questa. Ciò è tutto quello che traspare, ma bisogna andare affondo per scoprire il tesoro in questa canzone. Never go back e Swimming home sono strettamente legate. L'una rappresenta, come ho già detto, il dolore, lo sgomento, dei sopravvissuti, di quelli come noi, che assistono, ma anche dei parenti che hanno visto morire i loro cari e si chiedono perchè. Swimming home è una risposta. E' persona morta che parla ai vivi, li tranquillizza, si scusa per questa partenza improvvisa e totale, ma sa che non può farne a meno, la chiamata è arrivata, è arrivato il suo turno e niente la potrà trattenere. Ma che cos'è questa partenza? Sofferenza? No, è un ritorno a casa. Ora pensiamo a chi ha scritto questa canzone, a cosa ha provato questa persona nella sua vita, a quell'esperienza che ha vissuto e che noi tutti conosciamo. Che c'entri la sorella? Che sia questa la famigerata canzone? Può darsi.Se così fosse analizziamo il percorso: in Hello Amy non vuole accettare la perdita, si rifiuta di crederci, in Like you desidera disperatamente riunirsi alla sorella, qui accetta e lascia andare . Resta il fatto che con questa canzone Amy ha raggiunto un livello altissimo, ha provato qualcosa di nuovo e ha scritto qualcosa di nuovo e di profondo. Per me questa è perfezione assoluta. Voto: 10
Adesso parliamo dell'album. Se Fallen è stato l'album del buio, del dolore, della paura e The open door è stato quello della luce, della rinascita, di una nuova vita allora Evanescence è l'album della speranza, di una persona che ha sofferto e che ora sta bene, ma sa che non durerà, sa che il dolore fa parte della vita, come anche la morte, ma in mezzo a tutto ciò rimane sempre la speranza per ognuno. voto dell'album:
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